INDICE GLICEMICO DEGLI ALIMENTI

L'indice glicemico (I.G.) misura la capacità di un determinato zucchero, contenuto in un alimento,  di alzare la glicemia dopo il pasto rispetto a uno standard di riferimento che è il glucosio puro.

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 In sintesi, sono alimenti favorevoli (a basso IG) tutta la verdura (tranne le patate), quasi tutta la frutta, alcuni cereali (orzo, avena).
Sono invece sfavorevoli, e quindi da limitare, tutti i carboidrati raffinati ad alta densità, quindi attenzione al consumo di pasta, pane, riso, dolci, zuccheri in generale.
Questo dato è influenzato in primo luogo dalla qualità dei carboidrati, tanto più sono semplici e tanto più l'indice glicemico aumenta.
Il valore ottenuto non dipende solo dalla complessità dei carboidrati, per esempio l'amido del riso e delle patate ha un indice glicemico superiore a quello di mele e pesche. La frutta e gli ortaggi, infatti, hanno in generale indici glicemici bassi a causa del loro elevato contenuto in fibre. LE FIBRE SONO IN GRADO DI ABBASSARE L’INDICE GLICEMICO DEGLI ALIMENTI, QUINDI E’ BUONA NORMA ASSOCIARLI PER ESEMPIO ALLA PASTA.
Aggiungere un cucchiaio di olio d'oliva, oltre a rallentare la successiva comparsa della fame, diminuisce anche l'indice glicemico del pasto.