Spezie

Le spezie sono alleate preziose per la nostra linea, e non dovrebbero mai mancare in cucina, anche perché conferiscono sapore e consistenza a molti piatti, rendendo appetitosa persino una ricetta ipocalorica.
Inoltre, l’uso delle spezie aiuta a ridurre le quantità di sale e i condimenti in generale, apportando anche vitamine e sali minerali importanti come il potassio, il magnesio e il calcio.
Senza considerare che alcune spezie sono in grado di stimolare il metabolismo.

Peperoncino

Nella lista delle spezie brucia grassi, al primo posto, c’è sicuramente il peperoncino, che contiene la capsaicina, un particolare principio attivo presente nelle bacche e nei semi, responsabile del caratteristico sapore piccante. Il peperoncino frena l’appetito e stimola il metabolismo basale.
Inoltre, ha un effetto vasodilatatore, che aiuta a mantenere sotto controllo la pressione arteriosa, a tutto vantaggio del sistema cardiovascolare.

Pepe

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Anche il pepe , una spezia largamente usata per insaporire  carni e pesce, grazie alla piperina, il suo principio attivo, aiuta a controllare il peso corporeo, stimolando la termogenesi.
Tuttavia, non bisogna eccedere, perché l’uso protratto nel tempo comporta problemi gastroenterici. Inoltre, in presenza di gastrite, ulcera gastrica, emorroidi ed ipertensione è assolutamente sconsigliato. Il pepe più diffuso è il pepe nero, si usano però anche il pepe bianco ed il pepe verde.Tutti derivano dalla stessa pianta, il Piper nigrum, originario dell’India meridionale. I frutti maturi sono piccole bacche sferiche di colore rossastro. Il pepe nero si ottiene da una fermentazione fungina che agisce sulle bacche non mature essiccate. Il pepe bianco si ottiene dalla essiccazione del frutto maturo cui viene tolta la buccia e la polpa esterna. Infine il pepe verde si ottiene dai frutti immaturi tenuti in salamoia.

Origano

L'origano (Origanum vulgare) non è soltanto una semplice erba aromatica da utilizzare in cucina, ma un vero e proprio medicinale naturale a cui ricorrere per mantenere a lungo la salute e per la prevenzione delle malattie.Contiene fenoli, vitamine e sali minerali, tra cui troviamo ferro, potassio calcio e manganese, che lo rendono un rimedio ed un integratore naturale efficace.Può essere facilmente coltivato nell'orto o in vaso. E' una delle spezie più profumate, ottimo contro la cellulite, se assunto come infuso.L'origano è inoltre considerato un antibiotico naturale, utile protezione contro le malattie respiratorie. Ha proprietà antinfiammatorie, antisettiche e antispastiche. L'olio essenziale d'origano è il più potente antisettico naturale fino ad ora conosciuto, estratto dalle piante.

Zafferano

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Lo zafferano non viene utilizzato solo a scopo culinario, ma anche a scopo curativo. Le popolazioni arabe furono le prime ad attribuirgli proprietà afrodisiache e curative definendolo un “antidepressivo naturale”. Esso, infatti, contiene dei principi attivi che hanno effetti benefici sulla parte del sistema nervoso responsabile del tono dell’umore. Le proprietà antiossidanti dei carotenoidi, inoltre, favoriscono la capacità di apprendimento. Ottimo per i risotti, ma anche per esaltare il sapore delle verdure, è anch'esso in grado di accelerare il metabolismo, grazie al principio attivo  safrante, che sembra avere effetto anche afrodisiaco.Dal punto di vista nutrizionale, esso è composto da acqua (12%), fibre (4%), ceneri (5%), grassi (6%), carboidrati (64%) e proteine (9%). Contiene, inoltre, minerali quali calcio, fosforo, sodio, potassio, ferro, magnesio e manganese. Nello zafferano sono presenti anche la vitamina A, molte del gruppo B e la vitamina C.Un deterrente potenziale nell’uso medicinale dello zafferano è rappresentato dalla sua elevata tossicità. Infatti, l’assunzione di 5 grammi può produrre gravi effetti collaterali, mentre l’assunzione di 20 grammi può addirittura essere letale.Il suo uso  è, pertanto, sconsigliato in gravidanza. La tossicità  è maggiore nella varietà denominata “zafferano selvatico”. Questa tipologia, infatti, contiene una elevata concentrazione di colchicina, una sostanza  tossica che può causare gravi emorragie.

Cannella

La cannella è costituita dalla corteccia di alcuni alberi appartenenti alla famiglia delle Lauraceae; tra i più noti ricordiamo le specie Cinnamomum zeylanicum o cannella propriamente detta(originaria dello Sri Lanka) e Cinnamomum cassia o cannella cinese. E' una spezia capace di contrastare i malanni di stagione e l’influenza, grazie alle sue proprietà antibatteriche e antinfiammatorie; è un ottimo digestivo e allevia fastidi come diarrea e  flatulenza. Ha un potente effetto antisettico, oltre a vantare proprietà antiossidanti. Ottimo antidoto alla fame nervosa, è utile per chi deve seguire un regime alimentare ipocalorico. Brucia il grasso addominale ed appiattisce la pancia. Da sempre regina indiscussa della pasticceria. Come tutte le fonti ricche di oli essenziali, la cannella espleta un'azione antimicrobica, eupeptica ed astringente. Non a caso, nella medicina popolare viene utilizzata per diarrea infantile, brividi, influenza e infestazioni intestinali, oltre che per pulire ferite e regolare il flusso mestruale.Disturbi legati al freddo (influenza, raffreddore ecc.), dispepsia, flatulenza e coliche intestinali rappresentano le più comuni applicazioni della cannella nella fitoterapia moderna. Studi recenti hanno dimostrato anche una capacità di abbassare i livelli plasmatici di glucosio (azione insulino-simile); si tratta comunque di un effetto modesto, realizzabile soltanto a dosaggi importanti (1-6g/die sottoforma di cannelli sbriciolati di Cinnamomum cassia); per questo motivo la droga non può essere considerata un'alternativa ai farmaci antidiabetici. L'olio essenziale è indicato per le proprietà deodoranti e dermopurificanti, e sottoforma di collutorio trova impiego anche nelle stomatiti e nelle gengiviti. Possiamo quindi ritrovare la cannella nei prodotti fitoterapici riservati a problemi digestivi, disturbi irritativi del cavo orale.Tanto più sottile è la corteccia, tanto più pregiata è la droga; inoltre, la forma in bastoncini - da sbriciolare al momento dell'uso - è da preferire alla cannella in polvere, che in questa forma può essere più facilmente sofisticata e tende a perdere molte delle sue proprietà originarie.
Effetti collaterali della cannella (a dosi elevate): La cannella (corteccia essiccata a dosaggi elevati ed essenza a dosaggi medi) può provocare reazioni allergiche a livello di cute e mucose nelle persone predisposte, mentre tra gli effetti collaterali più comuni si annoverano tachicardia, esaltata peristalsi intestinale fino alla diarrea, tachipnea e sudorazione fino alle convulsioni; segue una fase di sedazione del sistema nervoso centrale, accompagnata a sonnolenza e depressione. Contiene inoltre cumarina, una sostanza moderatamente tossica per fegato e reni. A dosaggi elevati, infine, la cannella può stimolare le contrazioni uterine e come tale risulta controindicata in gravidanza.

Cumino

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Altra spezia bruciagrassi, in questa carrellata di aromi e sapori, è il cumino, indicato per insaporire  cibi salati, stimola il metabolismo ed è ottimo per la circolazione sanguigna.Le proprietà del cumino a vantaggio della salute vanno rintracciate soprattutto nel fatto che esso contiene molti antiossidanti. Questi hanno la possibilità di agire contro i radicali liberi, prevenendo processi infiammatori e l’invecchiamento cellulare. Utile nel contrastare l’osteoporosi, stimola la risposta immunitaria. Infatti l’olio essenziale di cumino è utile nel combattere le affezioni dell’apparato respiratorio. Dotato di proprietà antinfiammatorie, facilità la digestione, riduce il meteorismo e contrasta le irritazioni della pelle. Notevoli sono anche le sue azioni calmanti e sedative.

Zenzero

Originario dell’India e della Malesia lo zenzero (o ginger in inglese), viene coltivato nelle zone a clima tropicale. La pianta del Ginger presenta un fusto sotterraneo, formato da un rizoma ramificato da cui nascono i fusti vegetativi. La parte medicinale dello zenzero è proprio il rizoma (che la maggior parte delle persone  chiama erroneamente radice), ricco di olio essenziale, gingerina, zingerone, resine e mucillagini.  Lo zenzero contiene acqua, carboidrati, proteine, amminoacidi, diversi sali minerali tra cui manganese, calcio, fosforo, sodio, potassio, magnesio, ferro e zinco, vitamine del gruppo B, vitamina E e olio essenziale. Questa spezia gode di tantissime proprietà curative. Di recente un gruppo di ricercatori del Hormel Institute (Università del Minnesota) ha messo in evidenza proprietà antitumorali di questa spezia nei casi di carcinomi del colon-retto. Lo zenzero è usato tradizionalmente contro la nausea, come digestivo e amaro-tonico, molto apprezzato in caso di nausea gravidica, mal d’auto e mal di mare (in particolare un infuso prearato con 5 grammi di radice di zenzero in 1/2 litro d’acqua o pezzetti di zenzero fresco masticati). Molto utile anche contro la gastrite e le ulcere intestinali. I principi attivi dello zenzero sono molto efficaci anche contro l’Helicobacter pylori, il batterio spesso responsabile di erosioni gastriche. Stimola la digestione, combatte la diarrea e riduce il meteorismo intestinale.Stimolante del sistema immunitario lo zenzero è da millenni utilizzato dalle popolazioni asiatiche per combattere le malattie respiratorie (valido aiuto anche contro tosse e catarro).Efficace antinfiammatorio ed analgesico, allevia cefalee, riduce i dolori articolari e muscolari . Alleato del cuore Il rizoma di zenzero è un buon anticoagulante e come tale contribuisce a ridurre la formazione di coauguli nelle arterie, diminuisce la pressione arteriosa ed abbassa i livelli di colesterolo nel sangue.Lo zenzero rientra tra i cibi dimagranti, perchè in grado di attivare ed aumentare il metabolismo. Basta assumermene una quantità che va dai 500 mg. ai 2 gr. per avere assicurata la sua funzione bruciagrassi! Dal sapore leggermente piccante, può essere aggiunto a zuppe e tisane oppure masticato (a pezzetti) prima dei pasti per ridurre il senso di fame. Il metabolismo accellera e, grazie alle sue proprietà i gonfiori addominali spariscono.

Curcuma

Gli estratti di curcuma presentano attività antinfiammatoria, antiossidante ed immunostimolante. I meccanismi d'azione responsabili di queste proprietà sono stati accertati e comprendono l'inibizione delle ciclossigenasi e delle lipossigenasi. Le indicazioni comuni all'impiego di estratti di curcuma sono rappresentate da dispepsia funzionale, calcolosi della colecisti, dispepsia biliare, epatopatie croniche, malattie infiammatorie e degenerative croniche. Gli estratti di curcuma sono utilizzati dall'industria come ottimi coloranti naturali.Il principio attivo più importante è la curcumina, che recenti studi hanno dimostrato avere proprietà antitumorali, perché capace di bloccare l'azione di un enzima ritenuto responsabile dello sviluppo di diversi tipi di cancro. Questo principio attivo conferisce alla curcuma anche un'azione antinfiammatoria e analgesica, e per questo motivo è impiegata efficacemente nel trattamento di infiammazioni, dolori articolari, artrite e artrosi. Riconosciuta anche come potente antiossidante, la pianta è in grado di contrastare l'azione dei radicali liberi, responsabili dei processi di invecchiamento e danneggiamento delle membrane cellulari. A livello topico la curcuma svolge un'azione cicatrizzante. In India infatti viene applicato il rizoma sulla cute per curare ferite, scottature, punture d'insetti e malattie della pelle con risultati soddisfacenti.

Chiodi di garofano

 I chiodi di garofano sono i boccioli essiccati dei fiori di garofano. Originari dell'Indonesia, i chiodi di garofano occupano da secoli un posto di rilievo nella medicina naturale. Dotati di numerose proprietà curative, vengono spesso utilizzati sottoforma di infuso, olio essenziale, tintura o interi, per le loro proprietà antisettiche, antispastiche, antinfiammatorie, analgesiche, anestetiche e digestive. Possiedono elevato potere antiossidante grazie all'eugenolo.I chiodi di garofano inseriti in un'arancia sono usati come alternativa naturale alla canfora e altre sostanze chimiche contro le tarme, per i vestiti del guardaroba.Inseriti invece in mezzo limone sono usati come alternativa naturale alle sostanze chimiche contro le zanzare nelle camere da letto. Funziona fino a quando il limone è fresco, poi va sostituito. L'olio essenziale non va mai usato puro sulla pelle perchè può dare reazioni di sensibilizzazione, particolarmente in pazienti allergici. E' controindicato l'uso in gravidanza, in allattamento ed in chi soffre di importanti patologie epatiche (in quanto può interferire nella sintesi del glutatione, potente antiossidante).

Cardamomo


 Con il nome cardamomo vengono indicate diverse spezie, spesso confuse tra loro, ma che in realtà sono caratterizzate da aromi e sapori differenti: il cardamomo verde (o vero cardamomo), il cardamomo di Ceylon, il cardamomo nero (conosciuto anche come cardamomo nepalese) e altre varietà meno diffuse. Il cardamomo verde (più conosciuto ed utilizzato anche alle nostre latitudini) si ricava da una pianta tropicale della famiglia delle Zingiberaceae (la stessa dello zenzero) molto diffusa in India e Malaysia. Indicato per disturbi urinari, mal di denti, gengiviti, emorroidi, dissenteria, disturbi digestivi; è composto per l’8 % circa da acqua, 28%  fibre, 6,5 %  grassi, 5,7%  ceneri, 11 % proteine e carboidrati. I minerali presenti sono: potassio in grande quantità, magnesio, calcio, fosforo, manganese, magnesio, zinco e ferro. Per quanto riguarda le vitamine, oltre a quelle del gruppo B, troviamo anche la vitamina C. Il componente principale è l’olio essenziale (che contiene cineolo, limonene, borneolo e terpineolo) che favorisce la digestione, contrasta nausea e vomito. Il suo uso in cucina è molto vario: può essere aggiunto ad alcuni cibi come legumi, verdure cotte o cavoli per evitare il gonfiore addominale (bastano due o tre semi durante la cottura dei cibi per sfruttare questa proprietà).Lo si può usare intero, nelle preparazioni alimentari, per poi rimuoverlo a fine cottura, oppure frullato fino a polverizzarlo ed aggiungerlo al riso basmati o thai (per aromatizzare) oppure ai dolci (biscotti, torte). Inoltre apporta benefici in caso di flogosi delle vie respiratorie, stimola il metabolismo quindi favorisce il dimagramento.